La Quarta Legge del Comportamento

 

 

La Quarta Legge del Comportamento:

la Relational Frame Theory

“Lo vede, dottore? Ancora una volta è chiaro che le bionde sono tutte poco di buono!”

Al mio sguardo perplesso, il Paziente ribadì: “Ma sì, sono quelle che in amore tradiscono di più”.

Ebbene, a una richiesta di chiarimento il Paziente, un uomo di 70 anni, evidenziò come avesse acquisito quest’informazione fin dalla sua gioventù, quando le donne bionde, nel suo paese, erano quasi tutte artificialmente schiarite. E, secondo quello che aveva imparato dai suoi genitori, quelle che si schiarivano i capelli lo facevano per essere appariscenti e, dunque, erano quelle maggiormente a caccia di avventure.

Ebbene, minchiate di questo genere derivano dalla tendenza della mente umana a derivare apprendimenti a partire da informazioni già acquisite. In questo caso: chi si fa i capelli chiari è perché vuole apparire più degli altri – chi vuole apparire più degli altri è più portato a tradire il partner – dunque chi si fa i capelli chiari è più portato a tradire il partner.

In questo progetto sulle Quattro Leggi del Comportamento abbiamo visto, a proposito del Condizionamento Rispondente di Pavlov, come l’organismo vivente apprenda per associazione spazio-temporale: sperimenta una vicinanza nello spazio e nel tempo tra i fatti della propria esperienza e li associa passivamente, tendendo in seguito a concepirli l’uno collegato all’altro.

Abbiamo poi visto, nel Condizionamento Operante di Skinner, come l’organismo vivente fosse in grado di apprendere anche in maniera attiva: sperimentando le conseguenze del proprio comportamento e tesaurizzando i comportamenti seguiti da ricompensa nonché abbandonando quelli penalizzanti.

Di seguito, la Legge dell’Apprendimento Sociale di Bandura allarga la concezione skinneriana: l’essere umano (stavolta, sembra, soltanto lui) non apprende soltanto per esperienza dei risultati circa i propri comportamenti; può apprendere bensì osservando quelli degli altri e constatare se sono seguiti da rinforzo o punizione.

Ebbene in questa Quarta Legge del Comportamento, la Relational Frame Theory, facciamo un passo oltre: l’essere umano ha la capacità di apprendere e costruire comportamenti fisici e mentali, a partire da stimoli costituiti da parole e da pensieri e immagini che ne conseguono, ovvero da informazioni già in proprio possesso, a partire dalle quali ne costruisce altre, fornendo conseguenti risposte.

Questo è un grande pregio della mente umana, che amplifica enormemente le sue possibilità di apprendimento ma può anche diventare una fonte di errori e di patologia se non correttamente utilizzato dalla coscienza, come nel caso sopra esposto.

 

Così come il Paziente di cui sopra aveva appreso un’informazione bislacca a partire da altre informazioni che risalivano alla sua infanzia, allo stesso modo si possono apprendere informazioni sulla propria vita, sulle proprie relazioni, sulla propria persona, tali da creare veri e propri stati patologici.

Ebbene la Relational Frame Theory è un campo di studi, avviato prevalentemente da Steven Eyes e Dermot Barnes Holmes intorno all’anno 2000, che studia tutto questo.

La presente playlist, dunque, vuole arricchirti di un’ulteriore fondamentale cognizione per la comprensione del Tuo comportamento e di quello degli altri.

Grazie per la Tua attenzione!