L’Acceptance Commitment Therapy (ACT)

“Fare ACT” di Russ Harris

Per usare, in un altro senso, una metafora in voga nell’ACT, effettuare una psicoterapia è come scalare una montagna. Il punto di arrivo, cioè la cima, è quello di modificare il punto di vista della propria coscienza per attivare comportamenti (fisici e mentali) rivolti a ottenere una vita più piena, più ricca e significativa. Tale conquista rappresenta, a sua volta, un punto di partenza per tutte le questioni che interesseranno poi la nostra vita quotidiana. Importante: oltre che arrivare in cima, è fondamentale godersi la scalata, vivendola momento per momento ed assimilando tutte le abilità che per essa sono richieste.
È chiaro che ci sono tanti modi di fare psicoterapia, ovvero ci sono tante vie per arrivare alla cima. Alcune scuole scelgono vie rapide e ripide, mentre altre più lunghe e meno aspre. Alcune vie chiedono all’alpinista di sviluppare soprattutto la forza delle gambe, altre la forza delle braccia e così via dicendo. Ogni psicoterapia è valida, purché lo psicoterapeuta conosca la via e vi sappia condurre il paziente in modo sufficientemente buono.
L’ACT è una via moderna, molto supportata dalla ricerca scientifica, il cui modello di riferimento può essere così riassunto: modificare il rapporto con la propria mente, emozioni, istinti (con la propria vita, in definitiva) perché essi non siano più barriere all’espressione delle spinte più autentiche della personalità, ovvero i propri valori.
Nel documento cui puoi accedere da qui, troverai alcune notizie basilari su questo modo di fare psicoterapia.